Erano 150 mila assunzioni
o.....licenziamenti?
L'illusionista studia la
psicologia umana per trovare quelle falle attraverso cui può
"introdursi". La principale falla, ad esempio, è quella
del completamento logico. La mente, in pratica, date due azioni non
consequenziali inferisce che debba esistere almeno una terza azione
che porti dalla prima alla seconda. Come terza azione sarà scelta la
più semplice disponibile.
Per modificare la realtà
della scuola italiana pare chiaro, anche ad un non addetto ai
lavori, che l'unica azione possibile sia riportare l'organico almeno
nella situazione pre–Gelmini anche se non sarebbe sufficiente in
quanto nel frattempo il numero di alunni è notevolmente aumentato.
E infatti nel “pacco
regalo” del nostro grande illusionista la “carta luccicante”
parlava appunto di aumento di numero dei docenti: ”Per questo
lanciamo un Piano straordinario per assumere a settembre 2015 quasi
150 mila docenti...” e non smentendo mai i numeri dati nel piano
incominciava ad affrontare la realtà nella legge di stabilità,
approvata circa quattro mesi dopo, dove la carica dei 150 mila si
trasformava nell'obiettivo più modesto della “realizzazione di un
piano straordinario di assunzioni”.
La legge di stabilità
però non fu solo un cambio di lessico rispetto alle intenzioni del
Governo ma fu, negli articoli seguenti, il ritorno o meglio la
continuazione della politica liberista di smantellamento della scuola
pubblica in atto da ormai quasi un decennio.
La somma dei tagli
diretti contenuti nella legge di stabilità previsti sugli organici
della scuola ammontano ad oltre 400 milioni di euro.
Scrivo tagli diretti
perchè buona parte dei tagli riguarda le supplenze brevi e saltuarie
(circa 200 milioni) per le quali viene prevista la copertura
attraverso l'autorizzazione di ore eccedenti (straordinario) da
pagarsi con i soldi dati alle scuole al fine del miglioramento
dell'offerta formativa!
E visto che il gioco di
prestigio era passato senza colpo ferire nell'opinione pubblica il
grande illusionista aumenta il grado di difficoltà e nel disegno di
legge trasforma da 1 giorno – previsto nella legge di stabilità –
a 10 giorni il periodo di assenza del docente titolare in cui non
sarà più possibile chiamare un supplente.
Ma quanto vale questo
gioco di prestigio?
Analizzando i dati dati
del bilancio previsionale del MIUR 2014-2016 le supplenze brevi e
saltuarie valgono oltre 720 milioni di euro! Se la previsione
contenuta nella relazione tecnica alla legge di stabilità prevedeva
un risparmio di 135 milioni per il primo giorno è facile immaginare
che oltre il 90% delle supplenze brevi e saltuarie siano entro i 10
giorni e che il risparmio aggiuntivo ottenuto in questo modo dal
governo sia superiore ai 400 milioni di euro. Ma come si dice due
coincidenze fanno un indizio e quindi andiamo a vedere quanto valgono
i fondi del miglioramento dell'offerta formativa che come previsto
dalla legge di stabilità dovranno essere usati prioritariamente per
il pagamento delle ore eccedenti: bingo 642 milioni di euro!
Quindi riassumendo 400 di
risparmi previsti in finanziaria + 400 di risparmi per l'allungamento
a 10 giorni della mancata copertura delle assenze del personale
docente + 600 milioni presi dal MOF per il pagamento delle ore
eccedenti e siamo a 1,4 miliardi di euro di tagli sulla scuola!
Niente male per chi scriveva “Per questo dobbiamo tornare a vivere
l’istruzione e la formazione non come un capitolo di spesa della
Pubblica Amministrazione, ma come un investimento di tutto il Paese
su se stesso. Come la leva più efficace per tornare a crescere.”
Ma i 150 mila che fine
hanno fatto?
Dalla relazione tecnica
al disegno di legge:“la norma consente le seguenti immissioni in
ruolo aggiuntive rispetto alla legislazione previgente” pari a
48.812 docenti per una spesa di 1,728 miliardi di euro di cui 1,4
miliardi li sta mettendo la scuola !
La montagna ha partorito
il topolino! Se consideriamo che alla fine parliamo di 328 milioni di
euro, forse!
Allora possiamo
finalmente dire che il nostro grande illusionista ha creato quasi 50
mila posti di lavoro che prima non c'erano? Purtroppo nemmeno la
risposta a questa domanda risulta affermativa in quanto confrontando
sempre la solita relazione tecnica vedremo che nel 2023 rimarranno
nel primo gradone stipendiale (0-8) solo 156 persone che saranno
coloro che fino a questo momento non avevano mai lavorato per la
scuola! E questo ci dimostra che non ci stanno mettendo nemmeno i 328
milioni: forse saranno risparmi sul capitolo “spese per le
supplenze a tempo determinato”?
Ma rimangono ancora due
domande a cui nessuno fino ad oggi ha dato una risposta che sono le
seguenti:
quanti saranno i nuovi
disoccupati che si verranno a creare dal mancato conferimento delle
supplenze all'esterno e dal conferimento delle ore di straordinario
al personale a tempo indeterminato?
quanti saranno i nuovi
disoccupati che si verranno a creare con l'introduzione della norma
che fissa in 36 mesi il periodo massimo di supplenze?
In attesa che il grande
illusionista risponda alla nostra domanda finiamo da dove avevamo
incominciato “come terza azione sarà scelta la più semplice
disponibile” riportando il massimo esercizio di demagogia contenuto
nella proposta Renziana: “Ci serve una buona scuola perché
l’istruzione è l’unica soluzione strutturale alla
disoccupazione, l’unica risposta alla nuova domanda di competenze
espresse dai mutamenti economici e sociali.”