Questo numero di Rise Up
intende specificatamente affrontare il disegno di legge a partire dal
alcuni nodi centrali: organici e reclutamento, la direzione
scolastica, organi collegiali e libertà di insegnamento,
contrattazione, inclusione e medicalizzazione.
Nella prospettiva del
disegno di legge la scuola pubblica è il campo di sperimentazione di
una “pedagogia neoliberista” che ruota intorno alla figura del
lavoratore/impresa, quale “soggetto competitivo”. Il
soggetto-insegnante vede riconosciuto il suo ruolo se aderisce ad una
logica di scambio evidenziata dal legame tra prestazione individuale
(in concorrenza con gli altri) e riconoscimenti economici ed
opportunità professionali, destrutturando alla radice la cultura
della cooperazione e della collegialità. Ciò configura un nuovo
potere disciplinare che sorveglia, sanziona , normalizza e cambia
radicalmente il senso dell'azione educativa e della stessa identità
dell'insegnamento. La normalizzazione e la medicalizzazione agirà su
tutto ciò che la cultura egemone individuerà come estraneo alla
norma. Alunni con diverse criticità rischiano di essere incapsulati
nel meccanismo escludente del principio di prestazione. Le proposte
della FLC CGIL avanzate in questi anni affermano invece una
organizzazione democratica che attraverso la collegialità delle
decisioni e il valore del lavoro è in grado di affermare pratiche di
uguaglianza e per considerare l'istruzione pubblica la più grande
infrastruttura di emancipazione sociale. La mobilitazione continua!
Nessun commento:
Posta un commento